soecc wrote:

Bravo mladci! Oduševljavaju, svaka èast...

neka tako i za prvu ekipu igraju jednog dana

SVAKA CAST BOJSI!!!!!

SALA: 6. Sembra sempre insicuro, si fa valere con alcune uscite basse, mentre alcune parate appaiono eccessivamente goffe. Non ha grandi colpe sui gol della Lazio.

M’BAYE: 6,5. Fisicamente straripante, soffre qualche spunto in velocità di Rozzi, ma mette la museruola al temibile Emmanuel. Si conferma uno dei migliori elementi della Primavera nerazzurra, una forza della natura con un futuro assicurato.

SPENDLHOFER: 6,5. Chiude dappertutto, era arrivato da centrocampista e Strama ha avuto la splendida idea di impostarlo da centrale. Preso in velocità da Rozzi in occasione del primo gol, è l’unica sbavatura di una partita eccellente.

KYSELA: 6. Meno brillante rispetto ad altre occasioni, ma disputa una partita solida ed efficace. Con Spendlhofer forma una coppia di sicuro affidamento.

ALBORNO: 5,5. Comincia bene, molto propositivo, ma si spegne gradualmente e in difesa soffre come al solito. Si lascia anticipare da Barreto e viene preso d’infilata in numerose occasioni: se vuole continuare nel ruolo di terzino dovrà migliorare la fase difensiva.

ROMANO’: 6,5. Il capitano ci mette grinta e atletismo, è prezioso nella gestione del finale di partita e nonostante non risulti decisivo come contro il Milan, è sicuramente un punto di riferimento per tutti i compagni.

DUNCAN: 7,5. Partiamo dai difetti: sbaglia qualche passaggio di troppo, forse per eccesso di confidenza. Unico neo di una partita mostruosa: si piazza davanti alla difesa e non lascia passare nessuno, recupera una marea di palloni e demolisce fisicamente gli avversari. Grinta, visione di gioco, carisma: è il più pronto per il grande salto.

CRISETIG: 7. Il fatto che non sia particolarmente appariscente maschera la sua importanza per la squadra. Detta i tempi, si inserisce, guadagna punizioni e forma con Duncan una cerniera di centrocampo ben assortita.

BESSA: 6. Venti minuti di qualità, poi deve abbandonare il campo. Sfortunato, ma rimane il miglior giocatore della Primavera nerazzurra, ora avrà la possibilità di dimostrare tutto il suo valore anche nel calcio professionistico.

GARRITANO: 6,5. Entra al posto di Bessa e si dimostra importantissimo. Il suo pressing, gli inserimenti, i dribbling e anche un gol decisivo dopo un’azione da lui stesso avviata: dopo le magie con la formazione Berretti, disputa un’altra finale da protagonista.

LIVAJA: 7. Un gol, l’incrocio dei pali che spiana la strada a Garritano, tanto lavoro sporco. Se mette a posto la testa può diventare un ottimo giocatore: qualche giocata leziosa di troppo fa infuriare Bernazzani, ma a parte questi difetti da limare il suo contributo è essenziale.

LONGO: 7. Inizio in sordina, poi si scatena, con tutta la sua fisicità. Samuele regala un’ultima perla, un gol nato da un’azione personale, uno slalom dei suoi concluso con un destro perentorio. Game, set and match.

BERNAZZANI: 7,5. Ha preso la creatura di Stramaccioni, ha ricompattato il gruppo e l’ha trascinato alla vittoria finale. I suoi meriti sono tanti, soprattutto per aver gestito i ragazzi al meglio dal punto di vista psicologico, ma non va trascurata la sua mano sulla tattica della squadra.

Svaka vam cast momci !!!

Deèki su si zasluženo proslavili uz sveèanu veèeru sinoæ.
Još jednom NAKLON DO PODA ZA DUPLU KRUNU!!!